Descrizione
L'altopiano dove sorge l'attuale abitato di San Lorenzo del Vallo ha conservato dall'antichità, le tracce di una terra un tempo sommersa come testimoniano i vari ritrovamenti di conchiglie marine. La sua struttura geologica, inoltre, ha preservato varie sorgenti di acqua purissima motivo non secondario che ha permesso e facilitato l'insediamento umano. È difficile comunque, con le fonti a disposizione, fissare con precisione la nascita dei primi nuclei abitativi di San Lorenzo. L'imperatore Augusto nel costituire la provincia del Brutium inglobò anche un territorio chiamato Interamnium (terra posta tra due fiumi) in cui con molta probabilità ricadeva anche il territorio attuale di San Lorenzo. Tra gli scritti ritrovati si trova menzione di un accampamento militare romano dal nome appunto di Castrum (dal latino accampamento militare) Laurentum. Dopo la caduta dell'Impero Romano d'Occidente si succedettero i Visigoti, con il loro Re Alarico, (che la leggenda vuole seppellito nei pressi dell'odierno capoluogo di provincia Cosenza) i Goti e i Longobardi. Dalla tradizione e dalla toponomastica sono evidenti le derivazioni di origina Greca, ma anche il timore delle scorribande degli Arabi e dei Saraceni provenienti dal mare. I più anziani abitanti di San Lorenzo ricordano anche una filastrocca che riportiamo:
"All'erta, all'erta li campani sona,
Li Turchi su calati alla marina,
Chi tena li scarpi rutti si li sola
Che jiu mi l'haiu sulati stamatina"
attenti suonano le campane
i Turchi sono scesi alla marina
chi ha le scarpe rotte se le risuola
che io le ho risuolate stamattina
L'arrivo dei Normanni si materializzò con Roberto il Guiscardo (l'astuto) giunto in Calabria per amministrare un feudo, conquistato in Calabria, non si sa se corrispondente al territorio ricadente nella fortezza di Scribla o al Castello di Jentilino.Successivamente al periodo Normanno il territorio di San Lorenzo divenne feudo del Caracciolo prima e dei Sanseverino dopo.